COME SI FA.. la commutazione dell’alimentazione
da due sorgenti distinte TSE

Per garantire la continuità di esercizio di alcune utenze occorre disporre di due alimentazioni derivate da due sorgenti distinte. la commutazione fra le due alimentazioni può avvenire in diversi modi a seconda della tipologia di utenza sottesa.

Per alcune utenze (o gruppi di utenze) può risultare necessario prevedere una seconda alimentazione in riserva alla principale in modo da garantire la continuità di servizio delle utenze stesse. È importante evidenziare che tutte le considerazioni riportate nel seguito sono valide se le due alimentazioni sono derivate a valle di due sorgenti distinte. Prelevare una doppia alimentazione a valle della stessa sorgente rende di fatto vani gli sforzi fatti per garantire la continuità di
servizio in quanto, nel caso in cui venisse a mancare la singola sorgente di alimentazione (ad esempio un UPS in guasto), l’utenza si troverebbe comunque disalimentata (figura 1).

Tipologia di commutazione A seconda della tipologia di utenza asservita e delle sue esigenze possiamo riconoscere tre possibili tipologie di commutazione o TSE (Transfer Switching Equipment).


1. MTSE
(Manually operate Transfer Switching Equipment): è un’apparecchiatura di commutazione dell’alimentazione che deve essere azionata manualmente. In quanto tale, richiede la presenza di una persona che agisca su di essa per attuare la commutazione stessa.

2. RTSE
(Remotely operated Transfer Switching Equipment): è un’apparecchiatura di commutazione dell’alimentazione che viene controllata da remoto. In quanto tale, richiede un controller esterno che invii il comando di commutazione.

3. ATSE
(Automatic Transfer Switching Equipment): è un’apparecchiatura di commutazione dell’alimentazione auto-controllata. Si
differenzia da un RTSE in quanto dispone di un controller integrato. Gli ATSE verificano autonomamente la disponibilità delle fonti
di alimentazione passando automaticamente a quella presente; inoltre, se necessario, possono essere equipaggiati di logiche che
comandino l’avvio di un gruppo elettrogeno.


MTSE= commutazione manuale

Viene realizzata solitamente con commutatori 3 posizioni I-0-II che forniscono il trasferimento sotto carico tra due sorgenti, nonché l’isolamento di sicurezza mediante doppia interruzione per polo. La relativa semplicità costruttiva consente di raggiungere anche correnti nominali importanti e coprire taglie che vanno dai 16 A fino ad anche 3200 A. Questi commutatori possono essere accessoriati con contatto di stato che indichi la posizione in cui si trovano per un’eventuale segnalazione remota (ad esempio riporto a sistema di supervisione). Evidentemente questi commutatori sono idonei in applicazioni dove il tempo di fuori servizio legato allo spostamento da un’alimentazione all’altra può essere prolungato.


RTSE= commutazione gestita da controller esterno

Si tratta generalmente di commutatori motorizzati a 3 posizioni I-0-II che sono comandati da centraline di controllo esterne oppure da logiche cablate. Questi dispositivi ricevono semplicemente il comando di quale posizione assumere senza gestire
tempi e/o modalità di commutazione; tuttavia, sono dotati di interblocchi elettrici e meccanici per evitare un possibile parallelo delle due alimentazioni. Come già evidenziato, sono commutatori destinati all’uso su impianti in cui sia accettabile una breve interruzione dell’alimentazione del carico durante il trasferimento; prodotti di buona fattura garantiscono un tempo di commutazione
inferiore ai 200 ms (una volta ricevuto il comando dal controller esterno). Nella scelta di questi dispositivi è importante
verificare che siano dotati di un comando manuale di emergenza in modo da poter forzare la commutazione in caso di bisogno.


ATSE= commutazione gestita da controller interno

Si tratta di dispositivi che presentano tutte le funzioni di un RSTE, ma che integrano un controller per la gestione della commutazione, conferendo loro funzioni automatiche dedicate alle applicazioni rete 1/ rete 2 oppure rete/gruppo elettrogeno.
Questi componenti risultano idonei ove sia comunque ammissibile un buco di tensione fra il passaggio da un’alimentazione all’altra
(buco di tensione dovuto all’apertura di un sezionatore e alla chiusura dell’altro).


STS= Commutatori statici

Qualora le utenze che necessitano di doppia alimentazione, per garantire la continuità di esercizio, richiedessero anche l’assenza di buchi di tensione, risulta necessario ricorrere a commutatori statici. Questi dispositivi, tramite elettronica di potenza, “sincronizzano” le due alimentazioni e al mancare della prioritaria chiudono a “tempo zero” quella di riserva mantenendo alimentato il carico senza interruzioni. Al fine di evitare scatti intempestivi dei dispositivi differenziali installati a monte, occorre che la commutazione
avvenga sia sulla fase che sul neutro mantenendo sempre separati i due ingressi (non usare dispositivi a neutro passante).

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Fonte

Rivista Elettro+Watt fascicolo di marzo 2021 pagina 46 – Edita da Tecniche Nuove Spa Milano

Autore: Ing. Luca Lussorio

www.elettronews.com

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Altre informazioni su questo argomento

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